Wondershot – Recensione (2 di 2)

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Wondershot è un titolo che basa la sua intera esistenza sul multiplayer che si svolge esclusivamente in locale.

Ma procediamo con ordine.

Wondershot non ha una trama, e con questo non vogliamo dire che la sua trama è banale o nulla, no. Wondershot non offre la benché minima narrazione, niente. Solo un eccezionale gameplay.

Il menù di gioco ci si presenta molto essenziale e ci permette di affrontare le principali modalità di gioco che sono essenzialmente due: l‘avventura e le battaglie.

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Come può esistere un’avventura senza trama?

E’ presto detto: non si tratta altro che di una serie di sfide di difficoltà crescente in cui dobbiamo affrontare una valanga di nemici seguendo delle regole ben precise.

Lo scopo, in linea teorica, sarebbe difender il regno dall’invasione dei mostri ma è qualcosa che si evince semplicemente dal nome delle sfide e dal nome delle zone poiché nessuno ci dirà effettivamente perché dobbiamo affrontare tutti questi mostriciattoli.

Il gameplay è molto semplice ma allo stesso tempo funzionale e incredibilmente divertente.

I tasti a nostra disposizione sono essenzialmente 3: l’analogico per muoversi, un tasto azione per sparare e un tasto azione per fare un roll in avanti.

Lo scopo è uccidere tutti i mostri sullo schermo.

A fare davvero la differenza sono le armi, vero fulcro di questo gameplay: sono 4 in tutto, arco, fionda, martello e boomerang, ognuna delle quali ha uno stile molto particolare e che richiede abilità differenti.

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L’arco lancia una freccia nella direzione in cui siamo rivolti ma ha una peculiarità: se premiamo a lungo il bottone al suo rilascio la freccia sarà dritta e veloce, se lo premiamo appena avremo una freccia lenta ma con effetto homing sui nemici

La fionda ha la particolarità dei proiettili che rimbalzano sulle pareti.

Il martello il cui attacco non è melee ma ranged (viene lanciato nella direzione in cui siamo rivolti) ha la particolarità di farci attraversare i muri se il tasto azione viene premuto a lungo: ci teletrasporteremo al di là della parete.

Il boomerang viene lanciato nella direzione in cui siamo rivolti e torna indietro: se manteniamo la pressione del tasto il boomerang si fermerà mentre noi possiamo muoverci direzionandone così la traiettoria di ritorno.

Ogni arma ha infine una particolarità: se il proiettile non colpisce il nemico perdiamo l’arma e dovremo raccoglierla nuovamente quindi sarebbe opportuno essere precisi in ogni attacco.

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Da leggere sembra essere un gameplay piuttosto semplice e noioso ma vi assicuriamo che queste sfide ad un certo punto inizieranno ad essere molto complesse in special modo se si vuole cercare di finirle tutte senza sbagliare un colpo.

La curva di difficoltà è ben bilanciata e il design di ogni mostro è ben studiato: non avremo mai a che fare con qualcosa che in qualche modo non ci è stato “spiegato” dal gioco.

Un esempio banale sono i nemici con lo scudo che possono essere colpiti solo uccidendo prima il caster che da loro questo potere.

In un primo momento troveremo solo un mostro buffato e un caster per poi essere invasi letteralmente da orde di questo genere.

Questa avventura è affrontabile da soli o in compagnia di un altro giocatore mentre nella modalità endless possiamo affrontare le varie ondate fino a 4 giocatori.

Veniamo ora alla parte essenziale di Wondershot, quella in cui andate al supermercato, comprate una cassa di birra e qualche snack e invitate uno o più amici a casa.

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La modalità Battaglia è infatti un classico PvP in cui ci si sfida fino a 4 giocatori in differenti modalità di gioco che vanno dal survival alla lotta a punteggio, dal cattura la bandiera ad un team deathmatch.

Insomma modalità per tutti i gusti.

Tecnicamente Wondershot è povero: un sonoro trascurabile e una grafica davvero ridotta all’osso ma non è questo quello che si cerca in un titolo come Wondershot il quale fa affidamento sul suo solidissimo e divertentissimo gameplay più che sulle sue qualità tecnico/artistiche.

Concludendo vale la pena acquistare Wondershot? Si, ma solo se avete qualcuno con cui giocarlo poiché l’avventura, per quanto divertente e complessa sia alla lunga stanca mentre il PvP locale crediamo non ci stancherà mai.

*Abbiamo provato Wondershot, disponibile su Xbox One, PS4 e PC, su un PC.

Pro

  • Discreta longevità nel singleplayer
  • Curva di difficoltà ben bilanciata
  • Multiplayer ben costruito
  • Divertente

Contro

  • Mancanza di un comparto on-line
7

Discreto

Lettore, scrittore, videogiocatore accanito...Vivo troppo nel passato videoludico per potermi godere a pieno il presente. Indie Game supporter. Poeta maledetto dalla nascita.