Il futuro è preistoria: Horizon Zero Dawn

Giochi per PlayStation 4

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Quei pochi minuti di trailer all’E3 di un paio d’anni fa, tramite cui Guerrilla Games rivelò l’esclusiva che aveva in serbo per Sony, sono enormemente bastati ad accendere le brame di molti. Oggi Horizon Zero Dawn è finalmente sui nostri scaffali, nelle nostre fide console. E non vediamo l’ora di dirvi se tanta frizzante attesa sia stata a dovere ripagata.

3.000 d.c. L’umanità è organizzata in arcaiche tribù, assoggettata dall’ostile presenza di robotiche creature. Ogni traccia di progresso e sviluppo della civiltà sembra svanita, inghiottita da un fitto arcano. Cosa è successo al mondo? Perché le macchine hanno popolato il pianeta? E da dove provengono? Nei panni di Aloy, eroina della tribù dei Nora, sarà nostro compito far luce su passato, presente e futuro di un mondo consunto. Non vi sarà svelato altro. Vi basti sapere che il plot di Horizon è uno dei più magnetici che chi scrive abbia avuto il piacere di incontrare in questo media, ed è accompagnato da un’ambientazione post preistorica intrisa di fascino ed originalità.

Il lavoro svolto a livello di sceneggiatura è lodevole. Peccato soltanto per una qualità altalenante del doppiaggio – sia italiano che in lingua originale – e per espressioni facciali non sempre convincenti. Frivolezze, ad ogni, modo, che non intaccano la resa globale di una vicenda ben scritta e ben narrata, che saprà coinvolgere, incuriosire e catturare. Ad accompagnare la narrazione troviamo un sistema di dialoghi a scelta multipla in stile Mass Effect o The Witcher. L’impatto delle scelte sulla trama, tuttavia, è limitato, ed esse si andranno a configurare più come dei semplici dialoghi di approfondimento.

La struttura open world del titolo segue schemi tutto sommato classici. La regione esplorabile è molto vasta. Troveremo città, punti di interesse, falò dove poter salvare i progressi – e sbloccare i fast travels – nonché NPC che ci affideranno incarichi e missioni. Ad affiancare le classiche quest abbiamo una buona varietà di attività secondarie: sfide di caccia, raccolta di manufatti, campi di banditi da liberare, zone di macchine corrotte da ripulire… Parecchia carne al fuoco. Per terminare la sola main quest vi ci vorranno tra le 25 e le 30 ore.

Il fulcro e vero fiore all’occhiello del titolo è il combattimento con le controparti robotiche. Realizzate con una cura ed un’originalità rare, ne abbiamo contate 25 specie diverse, tutte con caratteristiche e sembianze differenti. Alcune di esse sapranno lasciarvi basiti per monumentalità e fascino. Fondamentale sarà colpirle in punti nevralgici, che ci saranno rivelati da un dispositivo chiamato Focus, del quale entreremo in possesso nelle prime battute dell’avventura. Avremo la possibilità di staccare delle componenti, utilizzandone persino alcune come armi durante la battaglia, o addirittura di far sì che alcune creature combattano al nostro fianco o si lascino cavalcare a seguito di una sorta di hacking denominato override.

La natura action del titolo è sapientemente impreziosita da elementi di stampo ruolistico che conferiscono notevole profondità ad un gameplay ottimo. Troviamo un classico sistema di accumulo di esperienza e livelli che forniranno ad Aloy dei punti spendibili in ben 3 rami di abilità. La crescita della nostra alter ego sarà accompagnata, inoltre, da un sistema di crafting ben congegnato. Il loot system generoso ci permetterà di raccogliere oggetti e risorse con cui poter creare frecce, bombe e trappole o da poter scambiare coi mercanti in cambio di equipaggiamento. Non mancherà la possibilità di potenziare armi ed armature con bobine e tessuti che doneranno importanti bonus. Le armi che la cacciatrice Nora potrà brandire saranno di 4 tipologie, oltre alla classica lancia per gli scontri melee: archi, fionde, dispositivi spara trappole e spara corde, utili per tendere agguati ai nemici o limitarne i movimenti ancorandoli al suolo.

Un’IA decisamente aggressiva e poco permissiva impone una dose di tatticismo a ciascuno scontro. A conti fatti, ciò si rivela uno dei maggiori punti di forza del titolo. Sarete portati a studiare con attenzione l’ambiente circostante e le debolezze dei nemici, osservandone i movimenti, preparando il territorio con delle trappole ed avvicinandovi di soppiatto.

Se nel suo approccio stealth e con le controparti robotiche il combat system offre il meglio di sé, lo stesso non può dirsi per il combattimento in mischia contro l’IA umana. L’assenza di un lock system e di un sistema di parata rendono tali scontri ravvicinati meno profondi e più grezzi, con il nemico che talvolta non risponderà ai colpi come dovrebbe. Nulla di troppo compromettente, in ogni caso. Vi troverete, difatti, molto più spesso a prediligere approcci dalla distanza o tattici, che limiteranno gli scontri melee quanto più possibile, anche contro i nemici umani.

Sul lato tecnico Horizon Zero Dawn è semplicemente impressionante. Il Decima Engine si rivela un motore eccezionale, in grado di offrire un livello di dettaglio, una pulizia dell’immagine ed una profondità di campo impensabili. Ciò che stupisce davvero, tuttavia, è l’incredibile lavoro di ottimizzazione svolto. Il titolo non si schioda dai 30 fps, anche su PS4 standard. E se si considera l’hardware datato su cui tutto ciò avviene e l’incredibile numero di elementi da gestire, il risultato è ancor più apprezzabile.

Menzione particolare per il comparto artistico, capace di offrire scorci naturali mozzafiato ed effetti di luce sbalorditivi. Così come per quello sonoro, che ci offre una soundtrack semplice nella composizione ma d’impatto. Il main theme vi resterà in testa. Per molto.

Commento finale

Non giriamoci troppo attorno: Horizon Zero Dawn è un capolavoro. Un capolavoro ludico, artistico, tecnico e narrativo. Non è un titolo perfetto, sia chiaro: qualche lieve imprecisione nel combattimento in mischia contro l’IA umana ed animazioni facciali non sempre convincenti non ci impediranno, tuttavia, di premiare la qualità e la quantità complessiva di un’opera coraggiosa e mastodontica. Un gameplay profondo ed appagante, un comparto tecnico e artistico d’eccellenza ed una narrativa sorprendente ergono il titolo sull’Olimpo degli action-rpg open world, e più in generale del panorama videoludico dell’attuale generazione. Guerrilla Games è giunta alla definitiva consacrazione, dando alla luce una perla rara, da preservare quale emblema della magnificenza di un media straordinario.

Pro

  • Mix action-stealth-rpg riuscito, ottimamente inserito nella formula open world
  • Tecnicamente e artisticamente ai massimi livelli dell'attuale generazione
  • Design delle controparti robotiche originale ed affascinante
  • Narrativa di qualità

Contro

  • Scontri con nemici umani meno profondi
  • Qualche espressione facciale poco convincente
9.1

Distinto

Inseguo spasmodicamente tutto ciò che possa trasmettermi emozioni. Leggo, scrivo, gioco e osservo, sempre con curiosità e senso critico. Faccio cose meravigliose.