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Ludum Dare 35 – Un veloce sguardo a qualche gioco

Ludum Dare 35 – Un veloce sguardo a qualche gioco

Si è da poco concluso il Ludum Dare 35, un contest mondiale in cui, dato un tema, si hanno 48 ore per creare un videogioco più o meno completo.

Il tema di questa edizione è stato “shapeshift” ovvero un “mutaforma”, qualcosa che, insomma, proponesse un cambiamento di forme o aspetti all’interno del gioco.

In collaborazione con il sito IndieExpo abbiamo selezionato una manciata di titoli, fra gli innumerevoli proposti, di cui parlarvi.

Non tutti sono belli, non tutti sono divertenti e non tutti sono riusciti ma ci stuzzicava l’idea di potervi mostrare più prodotti, differenti, nati quasi per gioco all’interno di una competizione simile.

Vi invitiamo comunque, se siete curiosi, a fare un giro sul sito web sopracitato così da aver accesso a tutte le entry del contest e magari scoprire qualche perla che al nostro occhio vi è sfuggita!

Terrashift

terrashift

Non appena abbiamo visto l’anteprima del gioco abbiamo subito capito che volevamo provarlo: il concept era accattivante e noi abbiamo un debole anche per lo stile grafico di questo titolo.

Terrashift ha un concept piuttosto semplice: dobbiamo inserire dei tile di terreno in una mappa e, ad ogni turno, scoprire cosa succede con il terreno che abbiamo inserito.

Ci spieghiamo meglio: ogni turno abbiamo a disposizione tre tile scelti randomicamente dal sistema ed una mappa composta da qualche tile già preesistente: noi dobbiamo selezionarne uno o più fra i tre proposti e inserirlo nella mappa adiacente (o sovrapposto) ad uno già esistente e passare il turno.

Quello che accade è dettato dalla combinazione di tile: una pioggia su un deserto creerà un prato, una pioggia su una foresta un lago, un deserto vicino ad una foresta potrebbe diventare un prato e così via.

Lo scopo è far espandere e prosperare un villaggio che, turno dopo turno, crescerà e si espanderà sui tile adiacenti.

Dopo 30 turni scopriremo quanto siamo riusciti a farlo diventare grande: dopo qualche turno inizieranno anche ad apparire minacce che dovremo debellare con l’ausilio di meteore o tempeste.

Un giochino carino insomma, semplice ma divertente vero?

Purtroppo no…

Nonostante l’idea alla base sia carina la realizzazione è stata pessima sotto infiniti punti di vista: non è assolutamente chiaro il funzionamento delle combinazioni, la mappa di gioco resta fissa quindi se ci espandiamo in un’unica direzione i confini non si allargheranno e ci sarà quasi impossibile fare un click nel punto giusto e la randomicità dei pezzi che appariranno spesso è fin troppo punitiva: capita di avere tre minacce in gioco e per più turni non vedere risposte ma solo terreno con l’ovvia distruzione di villaggi.

Insomma questo è il classico esempio di come un’idea brillante si possa trasformare in un piccolo fallimento.

Kitsune Quest

kitusne quest

Kitsune Quest è un titolo parecchio strano che, tutt’ora, non riusciamo a comprendere a pieno.

Graficamente gradevole e con un gameplay piuttosto semplice ed intuitivo Kitsune Quest è uno di quei titoli che maggiormente, secondo noi, ha centrato il tema di questo Ludum Dare poiché si basa interamente sulle trasformazioni: interpretando uno spiritello giapponese dovremo mangiare tutte le galline della mappa stando attenti ai loro padroni.

Abbiamo a disposizione due forme, quella di una fanciulla che ci servirà per distrarre gli allevatori e quella di volpe che ci servirà per mangiare i poveri pennuti domestici.

Kitsune Quest però ha l’orribile difetto di non essere completo: una volta mangiate tutte le galline il gioco non andrà avanti e non darà alcun segnale di partita terminata.

Purtroppo questo è il prezzo da pagare per idee così rischiose all’interno di competizioni simili… Nonostante l’ottimo concept e la stupenda realizzazione grafica Kitsune Quest non è riuscito a impressionarci positivamente e questo è un gran peccato.

Jaja’s Bizzare Transforme

super jaja's bizzare trasform

Questo titolo, lo confessiamo, lo abbiamo selezionato semplicemente per via del suo nome che è un chiaro riferimento alle bizzarre avventure di Jojo (manga e anime che vi consigliamo vivamente).

Jaja’s Bizzare Transforme ha un gameplay piuttosto frenetico e veloce tipico di tutti i titoli del suo genere: ci troviamo, infatti, di fronte ad uno shooter bidimensionale in cui affrontare differenti nemici stando attenti ad evitare tutti i colpi presenti sullo schermo.

A nostra disposizione due trasformazioni ognuna delle quali ci consentirà un tipo di sparo differente: una uno sparo a raffica con una scarsa potenza e l’altra uno sparo più potente ma più lento.

Con un discreto accompagnamento sonoro e uno scarsissimo comparto grafico Jaja’s Bizzare Transforme non ci ha convinto per via della sua eccessiva difficoltà.

Non si tratta di un titolo tecnicamente piacevole da giocare quindi il suo gameplay dovrebbe offrire un’esperienza quanto più divertente possibile eppure una singola scelta degli sviluppatori ha portato il titolo ad essere assolutamente ingiocabile: tutti i colpi non andati a segno rimbalzeranno sulle pareti e diventeranno potenzialmente mortali per noi.

Questo non solo causerà l’inutilizzo della trasformazione dello sparo a raffica ma renderà il gioco frustrante sopra ogni limite.

Jaja’s Bizzare Transforme sarebbe potuto essere un buon titolo da giochicchiare nei momenti di noia ma, per via di una singola e insignificante scelta di design, è diventato l’opposto: un titolo da evitare completamente.

Super Jelly Blaster

super jelly blaster

Chiudiamo la nostra selezione con un titolo che sentiamo di consigliarvi caldamente per via del suo particolare gameplay piuttosto veloce e divertente.

Super Jelly Blaster con una pixel art pregevole e con un comparto sonoro di buon gusto offre un gameplay piuttosto semplice e divertente.

Dobbiamo salvare alcune gelatine da una raffica di raggi laser spostandole, in un brevissimo quanto di tempo, nei punti “safe” della griglia di gioco.

Ci saranno differenti tipi di gelatina che reagiranno in modo diverso ai raggi laser ma il gioco si preoccuperà sempre di insegnarvi, passo dopo passo, ad affrontare tutte le situazioni che vi si pareranno davanti.

Il livello di difficoltà è ben bilanciato e, nonostante sia molto alto nei livelli avanzati, tutto il procedurale progredire nel gioco vi avrà ampiamente skillato nello stesso consentendovi dopo qualche tentativo di riuscire a completare i livelli più infernali.

Unica pecca? Non abbiamo capito in che modo è legato al tema del Ludum Dare 35 ma alla fine poco ci importa poiché il titolo è veramente divertente e piacevole da giocare.

Lettore, scrittore, videogiocatore accanito...Vivo troppo nel passato videoludico per potermi godere a pieno il presente. Indie Game supporter. Poeta maledetto dalla nascita.