Risvegliando l’Isaac Asimov che è in noi, Automatron porta la sanguinaria guerra contro i robot su Fallout 4. Dopo averlo spolpato per bene, ecco cosa ne pensiamo di questo DLC made in Bethesda.
La storia narrata dal DLC inizia con una richiesta d’aiuto via radio, una carovana assaltata da un gruppo di robot sanguinari: l’unico superstite di questo attacco è il robot Ada, un umanoide che mostra inequivocabili segni di… umanità. Comincia così la nostra lotta contro il Meccanista, la mente che sta dietro a questa apocalisse a tema robot.
La storia e la sua relativa narrazione risulta interessante e ben costruita, e come al solito vi consigliamo di approfondire ciò che vi viene narrato durante le missioni con i vari documenti, olonastri e file criptati sui PC, in quanto essi non solo arricchiscono la storia ma svelano dei veri e propri retroscena che non verrebbero mai a galla altrimenti. La longevità non è eccezionale, e dopo un paio di missioni vi troverete già ai titoli di coda, ma l’ottimo level design ed il nuovo contesto robotico in cui si svolge la vicenda riescono a fare di queste poche missioni un vero piacere per i fan della saga – e delle nuove meccaniche – di Fallout.
Altra colonna portante di questa produzione Bethesda, oltre alla storia, è il nuovo equipaggiamento disponibile per il proprio personaggio e la possibilità di customizzare i propri robot. Se sul versante dell’equipaggiamento non troviamo di certo una rivoluzione di stile, e se ad essa associamo una mediocre qualità e quantità del loot, la vera meraviglia in campo contenutistico di questo DLC la si trova nella customizzazione dei robot. Su questo aspetto Bethesda si è sbizzarrita, inserendo una moltitudine di power up e modifiche per creare un vero e proprio Terminator. Se già vi era piaciuto l’ottimo sistema di crafting di Fallout 4, sappiate che in Automatron questo viene espanso ed esteso in modo molto soddisfacente. E ve lo dice uno che col crafting va poco d’accordo.
Oltre alla brevissima longevità, Automatron si trascina addosso anche uno dei difetti principali più odiati di Fallout 4, ovvero il sistema di gestione dei dialoghi e dei “bivi narrativi”. In realtà chiamarli bivi narrativi sarebbe quasi un’offesa, perchè proprio come in Fallout 4 le opzioni di dialogo saranno poche e tutte molto simili tra loro, e si risolveranno sempre in qualche scazzottata di troppo. D’altronde, se il titolo principale è stato sviluppato com queste meccaniche, forse era da stolti sperare in una gestione diversa di una porzione così importante e così estesa di un videogioco in un semplice DLC, venduto peraltro a 10€, cosa che giustifica parzialmente la sua longevità.
Consigliamo questo DLC a tutti coloro che vogliono un “more of the same” di quanto già visto in Fallout 4, anche se i suoi contenuti (più per quantità che per qualità) non lo fanno di certo diventare un must have.
